Adolescenti e comportamenti trasgressivi. Quando preoccuparsi?
Che rapportarsi con gli adolescenti sia piuttosto complesso, è qualcosa di condiviso sia dai genitori che dagli “addetti ai lavori”; diventa ancora piu’ difficile quando parliamo di comportamenti trasgressivi.
Quali siano le ragioni, lo possiamo provare a comprendere.
Innanzitutto stare a fianco di adolescenti significa imbattersi in una costante imprevedibilità, cambiamenti repentini di umore, pensiero e comportamenti, significa ricevere sollecitazioni emotive che ci obbligano a metterci costantemente in discussione e a rimodulare il nostro comportamento. Un adolescente è qualcosa di mutevole, non ancora definito, l’emblema della transizione e dell’ambivalenza.
Con un adolescente si ha necessariamente a che fare con il cambiamento.
Cambiamenti bruschi, imprevedibili, contraddittori, spesso sconcertanti. Tutto ciò è profondamente destabilizzante sia per il ragazzo che lo vive sulla propria pelle, sia per gli adulti a lui vicini.
La famiglia si vede stravolta nelle sue dinamiche e nei suoi compiti.
Il compito che la famiglia si trova a svolgere non è più tanto quello di accudire, bensì di CONTENERE nel senso di fornire le sponde necessarie quando la sensazione di disorientamento e confusione è troppo intensa. La famiglia deve fungere da palestra dentro la quale il ragazzo può allenarsi a scontrarsi, litigare e poi riappacificarsi. Certo che quella è una palestra sicura, solida e che non smetterà mai di produrre affetto anche se in aperto conflitto.
Se una famiglia si irrigidisce con eccesso di regole e divieti o, di contro, cede completamente e rinuncia ai compiti sopra citati, accade che il ragazzo non potrà traghettarsi in modo funzionale e sano verso una identità adulta.
Questo periodo della vita è un momento di passaggio, un momento di crisi che ha in sè PERICOLO e OPPORTUNITÀ.
La parola crisi stessa deriva dal greco e significa “scelgo, decido”. È in questo senso che l’ adolescenza rappresenta una grande opportunità, quella di generare qualcosa di nuovo e di diverso e di costruirsi un modello di come si affronteranno le inevitabili crisi future della vita.
Ma come fare per comprendere se i comportamenti del proprio figlio adolescente siano parte di un fisiologico processo di crisi o se rappresentano i segnali di una crisi patologica che necessita dell’intervento di figure specializzate?
Questa la domanda che si pongono la maggior parte dei genitori che si rivolgono al nostro centro.
Sappiamo che in adolescenza il gesto trasgressivo ha un significato simbolico che riguarda la costruzione dell’identità personale e sessuale. Serve per favorire il processo di separazione dalle figure genitoriali e di individuazione della propria identità.
I comportamenti che vengono messi in atto dagli adolescenti sono spesso così intensi e caotici che se agiti da un adulto sarebbero considerati segnale di un grave disagio o patologia. Spesso si tratta di comportamenti perseguibili dalla legge come rubare, fumarsi canne, deturpare beni comuni, guidare ad alta velocità, picchiare altri coetanei…
L’ adulto perciò si interroga sul significato dei gesti trasgressivi e non è per nulla semplice trovarlo. Spesso viene letto dal genitore come un affronto al il proprio ruolo.
L’unico modo per orientarsi dentro la comprensione di tali azioni spesso devianti è quello di impegnarsi nell’ INTERPRETAZIONE DEL SIGNIFICATO AFFETTIVO DI QUESTI COMPORTAMENTI TRASGRESSIVI.
Impegnarsi nell’ interpretazione del significato affettivo, non significa affatto GIUSTIFICARLI O MINIMIZZARLI e deresponsabilizzare il ragazzo che li ha commessi.
Bensì significa sanzionare il comportamento qualora sia deviante, ma porsi al contempo l’obiettivo di comprendere le ragioni affettive di tali gesti.
Solo in questo modo è possibile consentire un’evoluzione positiva della situazione di crisi.
Siamo nell’ ambito della “ normalità” quando i comportamenti del ragazzo sono di violazione delle norme sociali, ma hanno come chiaro scopo quello di confrontarsi con i limiti stabiliti dalla famiglia e dalle istituzioni, mettendo così alla prova se stessi e il mondo degli adulti di riferimento.
I comportamenti trasgressivi sono indice di patologia quando la loro frequenza si esaspera rendendoli intollerabili anche nei contesti sociali meno normativi. Quando arrecano un costante danno agli altri, senza la consapevolezza che questo accada.
Inoltre quando si manifestano in concomitanza di sintomatologie specifiche come ossessioni, fobie, gesti autolesivi e anticonservativi o disturbi dell’alimentazione.
In questi casi è bene chiedere la consulenza di uno psicoterapeuta che possa analizzare la situazione e valutare se necessario un intervento mirato per il superamento di una crisi complicata o il trattamento della patologia.
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