ADHD: un aiuto per i genitori esiste
ADHD: un aiuto per i genitori esiste.
Essere genitori è un compito impegnativo per il quale non vi è una preparazione specifica. Si tratta di una responsabilità educativa e di cura dei figli che richiede diverse competenze e abilità.
Quando un bambino presenta delle difficoltà, il ruolo educativo dei genitori diventa ancora più complesso. In taluni casi, vi è la necessità di apprendere e sviluppare nuove competenze e modificare alcune modalità educative, per evitare di compromettere la relazione con il figlio e per superare la propria frustrazione e il senso di inadeguatezza conseguenti a strategie inefficaci di gestione delle problematiche del figlio.
Avere un bambino con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) comporta il mettere in campo, da parte dei genitori, numerose energie e risorse relazionali e comportamentali.
Il Parent Training (formazione ai genitori) è una modalità formativa rivolta ai genitori di bambini e ragazzi con specifiche problematiche, tra cui l’ADHD. Nasce come attività di gruppo, ma può essere adottata anche per singole coppie.
Si tratta di incontri semi-strutturati condotti da un professionista, durante i quali vengono perseguite le seguenti finalità:
- fornire informazioni chiare e corrette sull’ADHD;
- aiutare i genitori nella gestione e nell’educazione del figlio;
- far emergere i vissuti e gli atteggiamenti dei genitori rispetto al comportamento del bambino, per individuare quelli che eventualmente possono ostacolare il cambiamento;
- analizzare le situazioni quotidiane maggiormente problematiche, al fine di stimolare la capacità di risoluzione autonoma dei problemi;
- ridurre la frustrazione, i sensi di colpa e altre emozioni negative.
L’Istituto Superiore della Sanità, riferendosi al Parent Training, ha dichiarato: “La necessità di operare in modo attento e sistematico con i genitori nasce da almeno quattro considerazioni:
- la famiglia è una risorsa importante per cercare di favorire i comportamenti positivi del bambino, soprattutto nell’età prescolare;
- il lavoro con il bambino a volte non è sufficiente per osservare l’apprendimento di adeguati comportamenti a casa e a scuola;
- l’istinto materno e paterno, ovvero la disponibilità dei genitori ad affrontare le problematiche sollevate dal figlio con ADHD, non sono sufficienti a modificare i comportamenti iperattivi e/o la disattenzione;
- la frequente presenza di relazioni disfunzionali dei membri della famiglia con il bambino ne aggravano il suo profilo psicologico.”
Ai genitori, durante i programmi di Parent Training, vengono insegnate specifiche tecniche per gestire i comportamenti problematici del figlio, come, per esempio, dare istruzioni e regole chiare, rinforzare positivamente i comportamenti accettabili, ignorare alcuni comportamenti non particolarmente disturbanti, utilizzare in modo efficace le punizioni.
I genitori apprendono un metodo per analizzare le situazioni quotidiane, allo scopo di identificare i fattori che favoriscono l’instabilità del bambino. In questo modo, essi imparano col tempo a riconoscere gli eventi che possono indurre comportamenti problematici del bambino, così da poterli prevenire.
Vengono analizzate le interpretazioni che i genitori fanno dei comportamenti negativi del bambino, le quali influenzano il loro vissuto e il loro modo di porsi nei confronti del figlio.
Viene trasmessa l’importanza di cercare una soluzione nelle situazioni problematiche, mostrandosi come modello positivo nel sottolineare la fatica e gli sforzi che ciascuna persona compie per migliorarsi.
Il consulente aiuta i genitori ad auto-osservarsi su come si propongono ai loro figli di fronte alle situazioni complesse e come applicano le strategie di soluzione dei problemi.
Il Parent Training, quindi, si configura come un importante strumento d’aiuto per tutti i genitori che desiderino avere maggiori competenze nella gestione del proprio figlio, alleggerendo la loro fatica quotidiana, in modo da non cadere nello sconforto e nell’esasperazione.