Abilità visuo-percettive: cosa sono e come si allenano
In questo articolo, parleremo delle abilità visuo-percettive, cercando di capire cosa sono, quali sono i principali ostacoli di un bambino che presenta delle difficoltà visuo-percettive e come si possono allenare queste abilità.
Cosa sono le abilità visuo-percettive
Anzitutto, proviamo a dare una definizione di percezione visiva: essa è l’insieme di tutte le operazioni che il nostro cervello compie in merito all’interpretazione e all’organizzazione degli elementi fisici che costituiscono uno stimolo.
In altre parole, si parla di percezione visiva quando facciamo riferimento alla capacità di distinguere, riconoscere e manipolare le informazioni visive. Infatti il nostro cervello non si limita a “registrare” uno stimolo percepito con il senso della vista, ma lo modifica al fine di categorizzarlo in schemi mentali che ognuno di noi ha.
Le difficoltà nelle abilità visuo-percettive
Vorrei precisare che, le difficoltà visuo-percettive, non implicano il “non vedere bene”; piuttosto potrebbe essere che gli occhi compiano dei movimenti sbagliati e che, di conseguenza, non riescano a registrare in modo funzionale uno stimolo. Ad esempio, se io osservo per poco tempo un vaso colorato, facilmente non ricorderò i dettagli che lo costituiscono perché posso non registrare alcuni particolari: se aveva un manico, tutti i suoi colori, ecc…
Proviamo però a pensare se, in uno di questi passaggi (riconoscere, discriminare e rielaborare uno stimolo visivo), qualcosa non dovesse funzionare: se, ad esempio, facessi fatica a distinguere due stimoli molto simili tra loro, oppure se non riuscissi a riconoscere uno stimolo già conosciuto.
Ad esempio, una fatica visuo-percettiva che tutti noi abbiamo provato è questa: quante volte ci capita di non riconoscere immediatamente il volto di una persona nostra conoscente quando la incontriamo per strada…!
Facilmente possiamo intuire che, se un bambino presenta delle difficoltà di tipo visuo-percettivo, potrà riscontrare delle difficoltà a scuola: ad esempio, potrà fare fatica a ricopiare degli elementi dalla lavagna, potrà fare fatica a gestire correttamente lo spazio foglio, ecc…
Per immedesimarci in un bambino che ha queste difficoltà, possiamo pensare di guardare il mondo utilizzando un binocolo capovolto!
In ambito clinico, è possibile capire se un bambino presenta delle fatiche a livello visuo-percettivo tramite la somministrazione di test specifici.
Come si allenano le abilità visuo-percettive?
Com’è possibile quindi aiutare i bambini con difficoltà visuo-percettive? Quali sono delle attività utili per allenare le abilità visuo-percettive?
A partire dai quattro anni, è possibile proporre ai piccoli quattro semplici giochi:
1.Percorsi oculo-manuali.
È possibile costruire con lo scotch di carta un percorso sul tavolo, che il bambino dovrà eseguire dapprima col dito e successivamente con il pennarello, senza uscire dalla strada; quindi si possono riportare dei “percorsi grafici” sul foglio, eseguendo delle linee curve, spezzate, con incroci, ecc.. che il bambino dovrà ricalcare con un pennarello. È importante, in questo caso, evitare il tratteggio!
Questa attività infatti è utile per sostenere la capacità di coordinare i movimenti oculari e gli schemi motori dell’arto superiore (braccio-polso-mano-dita).
2. Trova uno stimolo uguale per forma, dimensione o posizione nello spazio.
Al fine di allenare la capacità di riconoscimento e discriminazione di due stimoli, è possibile proporre ai bambini delle schede in cui devono trovare gli elementi uguali per forma/dimensione/orientazione alla figura-stimolo!
In questi casi, per facilitare il compito, è bene proporre lo stimolo di riferimento in alto e al centro della scheda; sarà bene, inoltre, non sovraccaricare le schede di stimoli (evitare schede fitte di elementi!) e aiutare il bambino guidandolo nel compito attraverso piccole domande.
3. Giochi per allenare l’abilità di corrispondenza spaziale e i movimenti oculari.
Fondamentale nelle attività di ricopiatura alla lavagna, per allenare questa competenza è utile lavorare sulla coloritura di un disegno partendo da un modello già colorato; se il bambino è più grande, è possibile chiedere di riprodurre una sequenza di simboli grafici.
È utile, anche in questo caso, porre il modello in alto per facilitare il compito!
4. Giochi di inseguimento
Per allenare i movimenti oculari all’attività di lettura, è possibile effettuare giochi di inseguimento della luce, da eseguire retro-illuminando un foglio bianco con una piccola torcia, da muovere affinché il bambino la insegua facendo scorrere il dito sul foglio.
Oppure è possibile costruire delle griglie e chiedere al bambino di toccare (e successivamente fare un puntino con il pennarello) ogni casella, procedendo da sinistra a destra e andando a capo ogni volta che arriva alla fine della riga.
Per i bimbi più grandi, la stessa attività può essere fatta utilizzando un foglio a quadretti di un cm.
Questi sono solo alcuni dei giochi che è possibile fare con i piccoli al fine di allenarli nelle competenze visuo-percettive; altre idee molto utili sono, ad esempio, le attività “unisci i puntini” o “osserva e trova le differenze tra due immagini”, ecc…
Insomma, armatevi di creatività e condividete con i vostri bambini le vostre idee!
Leggi anche: “Le abilità visuo-spaziali: cosa sono?“
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