5 consigli per i compiti pomeridiani per l’ADHD
I compiti quando si tratta di ADHD possono diventare un problema, vediamo 5 consigli utili per i genitori.
Quotidianamente genitori e bambini con ADHD si confrontano con la dura impresa di svolgere e portare a termine i compiti pomeridiani, che mettono costantemente a dura prova la pazienza e la tenacia di grandi e piccini.
Ma perché i compiti rappresentano un ostacolo così grande per bambini o ragazzi con ADHD? Proviamo a capirlo insieme!
I compiti e l’ADHD
I bambini affetti da problematiche di attenzione e iperattività fanno fatica a gestire ed organizzare il materiale necessario allo svolgimento di un compito, hanno difficoltà a filtrare gli stimoli irrilevanti o a mantenere una tenuta attentiva prolungata nel tempo. Oltretutto faticano a star seduti nella stessa posizione per più di qualche minuto, sono in continuo movimento e spesso non riescono a monitorare il proprio comportamento, tenendo conto delle conseguenze dello stesso.
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5 consigli per la gestione dei compiti nell’ADHD
Cosa possiamo fare quindi per aiutarli nella gestione dei compiti a casa?
Scopriamolo in 5 mosse!
- Predisporre un ambiente organizzato e strutturato in modo da non interferire con stimoli distraenti. Sgombrare il tavolo da lavoro da oggetti inutili potrebbe essere un primo passo da effettuare, tenendo a portata di mano solo gli strumenti necessari in quel momento ed evitando di studiare in zone della casa rumorose o vicine a fonti di distrazione. Da prediligere inoltre un luogo della casa routinario ovvero che sia sempre lo stesso, in modo da inquadrarlo come luogo designato allo studio, con la scrivania possibilmente lontana da porte e finestre, evitando di avere vicino stimoli sovra-eccitanti come play-station, cellulare o tv.
- Strutturare i tempi di lavoro: una ipotesi potrebbe essere quella di impostare un timer che possa scandire in maniera organizzata i ritmi di studio, così da favorire costanti pause tra una attività e l’altra, a seconda della difficoltà del compito. Incentivare inoltre la possibilità di fermarsi qualora si sia persa la concentrazione, supportando il bambino nella regolazione dei propri tempi attentivi ed impostando un lavoro a difficoltà crescente.
- Organizzare e pianificare lo studio: abituare il bambino a stilare ogni giorno una lista con le cose da fare, strutturando un calendario della settimana con i vari impegni da portare a termine. Sarebbe opportuno predisporre un cartellone su cui riportare di volta in volta i compiti della settimana, magari utilizzando colori diversi a seconda della tipologia o della difficoltà del compito, così da organizzare in maniera funzionale il lavoro da svolgere.
- Suddividere il lavoro in più parti: ciò che spesso spaventa il bambino è infatti ritrovarsi davanti ad una mole di materiale da studiare, suscitando sconforto e talvolta inducendolo a mollare la presa. Si può ovviare a questa problematica aiutando il bambino a suddividere il lavoro da svolgere, in maniera tale da non affaticarsi eccessivamente. Un suggerimento utile potrebbe essere quello di associare questi passaggi alle fasi di una missione speciale come quelle dei cartoni animati o dei film così da rendere più accattivante e motivante la sfida e da potenziare gli aspetti strategici e di pianificazione del minore. Si può costruire insieme al bambino una lista dei vari passaggi da effettuare per eseguire un compito, ovvero:
- “cosa fare”;
- “come farlo”
- “cosa mi serve per farlo”
- controllare quanto fatto”.
- Monitorare il risultato raggiunto e premiare l’impegno: è sempre utile abituare il bambino a controllare e revisionare quanto svolto, in modo da stimolare l’autocorrezione ed indurre una modalità di risposta ben ponderata e meno impulsiva. Non meno importante è sicuramente riconoscere e gratificare l’impegno sostenuto nel portare a termine i propri compiti, evidenziando i punti di forza del bambino e rinforzandolo in ogni successo che ottiene, anche minimo.
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Bibliografia
Caponi B., Clama L., Re A.M., Cornoldi C. & Gruppo di docenti “Rete Ricerca Infanzia” di Treviso. (2010) “Sviluppare la concentrazione e l’autoregolazione”. Volume 3. Trento: Erickson
Daffi G., Prandolini, M. C., (2013). Adhd e compiti a casa. Trento: Erickson