12-18 mesi di vita del bambino, a cosa prestare attenzione
Prosegue la serie di articoli sullo sviluppo del bambino, oggi ci soffermeremo sul periodo tra 12-18 mesi , osserveremo insieme le caratteristiche del bambino e a cosa prestare attenzione.
Lo sviluppo 12-18 mesi
Durante i primi 12 mesi abbiamo potuto constatare un enorme incremento di abilità, in questa fase osserveremo che il bambino sperimenta nel dettaglio le competenze acquisite nei mesi precedenti andando a ricercare la novità, per esempio colpisce gli oggetti con più o meno forza oppure lancia i giocattoli per terra modificando il gesto. Gran parte delle energie del bambino verranno utilizzate per raggiungere il controllo della postura eretta senza sostegno e a poco a poco il cammino. Osserveremo una maturazione cognitiva osservabile sia all’interno del gioco, dove le attività diventeranno più complesse, sia nella relazione e comunicazione, il bambino diventerà infatti maggiormente consapevole dei propri bisogni, comprenderà comandi più o meno semplici e dirà spontaneamente le prime parole riconoscibili usandole nel contesto appropriato.
Lo sviluppo motorio a 12-18 mesi
La postura eretta senza sostegno ormai dovrebbe essere completamente acquisita, a partire dai 15 mesi è possibile che il vostro bambino sia in grado di camminare da solo per brevi tratti. Il cammino inizialmente è caratterizzato da passi incerti, base di appoggio larga e braccia mantenute alzate per favorire un maggiore equilibrio, a poco a poco la base di appoggio diventerà più stretta e le braccia si abbasseranno fino a che il bambino riuscirà a camminare e a trasportare oggetti integrando così le due funzioni (spostamento-manipolazione). Ormai è diventato abile nel passaggio tra una postura e l’altra, è in grado di modificarla ed utilizzare quella più consona alla situazione: il bambino si lascia cadere sul podice dalla stazione eretta oppure in avanti, atterrando sulle mani, per poi tornare nella posizione seduta, rimettendosi successivamente in piedi da solo, raggiunti i 18 mesi è possibile per lui accovacciarsi e raccogliere un oggetto senza appoggio mantenendo il tronco dritto e flettendo anche e ginocchia. Il bambino trae grande piacere dallo sperimentare la potenza del proprio del corpo, in questa fase si arrampica sopra sedie, divani, poltrone, riesce a salire con un appoggio le scale e a scenderle all’indietro sul podice.
Per quanto riguarda la manualità fine ormai ha raggiunto ottime competenze, la presa viene modificata abilmente in base all’oggetto e all’azione effettuata. Tra i 15 e i 18 mesi il bambino inizia ad effettuare i primi scarabocchi muovendo il braccio in tutte le direzioni, inizialmente vengono utilizzate entrambe le mani in modo da sperimentarle e ricercare così quella a lui più funzionale.
Il bambino ha acquisito ora maggiore autonomia nella cura personale: riesce a bere in completa autonomia da una tazza rovesciando poca acqua e porgendola solitamente all’adulto quando ha finito di bere; prova ad utilizzare il cucchiaio afferrandolo e portandolo alla bocca, inizialmente rovescia la maggior parte del contenuto ma è importante lasciarlo sperimentare per poter apprendere e modificarsi; quando viene vestito inizia a porgere il piede e la mano, riuscendo a 18 mesi a togliersi scarpe, calzini e cappellino.
Lo sviluppo comunicativo a 12-18 mesi
Lo sviluppo linguistico in questi mesi sarà esponenziale, ogni settimana il vostro bambino mostra di comprendere parole nuove, a 15 mesi produce 2-6 parole fino ad arrivare a circa 20 intorno a 18 mesi. Risulterà ancora predominante l’utilizzo della comunicazione non verbale, il bambino utilizzerà il pointing gestuale per condividere i propri bisogni ed interessi integrandolo però ora a vocalizzi o a parole conosciute, pian piano diminuirà l’utilizzo dei gesti ed aumenterà quello delle parole. Sarà osservabile un crescente interesse per filastrocche e libricini, in questo modo è possibile sostenere l’incremento del suo vocabolario fornendo un modello linguisticamente corretto e semplice.
Lo sviluppo psichico-relazionale a 12-18 mesi
In questa fase il bambino è molto curioso ed esplora tutto ciò che è intorno a lui, anche se ancora molto dipendente dall’adulto specialmente negli ambienti extrafamiliari e mostra scarsa percezione del pericolo. Non ha più bisogno di esplorare gli oggetti con la bocca, ora il bambino utilizzerà i giocattoli e gli oggetti d’uso quotidiano in attività di manipolazione e costruzione in modo da sperimentarne l’uso e comprendere la potenza delle proprie azioni (inizio del gioco funzionale). È in grado di giocare da solo, ma preferisce farlo in vicinanza di un familiare; inizia la ricerca della distanza ottimale con la figura di riferimento, una sorta di oscillazione tra desiderio di vicinanza e ricerca della distanza, dettata dal desiderio di affermare la propria identità (il cammino rappresenta il fulcro di questo passaggio).
Lo sviluppo percettivo-cognitivo a 12-18 mesi
Il bambino è ormai un attento osservatore, si sofferma sull’ambiente intorno a lui discriminando le caratteristiche dei giocattoli anche più piccoli. La sua attenzione viene catturata dalle figure colorate e dai libri, fuori da ambienti a lui familiari è in grado di riconoscere da lontano le persone conosciute. All’interno del gioco possiamo osservare che riesce a costruire torri di 2-3 cubi (principalmente su imitazione e talvolta su iniziativa spontanea) ed è affascinato dai giochi dentro-fuori, come mettere e togliere oggetti piccoli o chiodini negli appositi contenitori e imparare le dimensioni degli oggetti.
E i genitori…cosa possono fare?
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Stimolare il raggiungimento ed il mantenimento della stazione eretta: può essere utile per stimolare la postura eretta spostare i giochi di forte interesse su un ripiano più alto (tavolino, sedia stabile, mobile basso…) in modo che possa fornire una sicura base di appoggio per alzarsi in piedi e per giocare insieme, restando alla stessa altezza del bambino.
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Strutturare un ambiente sicuro per il bambino: una volta raggiunge la stazione eretta sarà ancora più importante da una parte lasciare il bambino libero di sperimentarsi, dall’altra stare attenti all’ambiente intorno a lui, questo anche perché in questa fase la percezione del pericolo è molto bassa.
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Promuovere gli spostamenti fuori casa: utile sperimentare le proprie competenze nei differenti contesti di vita in modo da poterle affinare e generalizzare.
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Fornite fogli di carta, pennarelli e pastelli, vedrete che l’interesse del bambino di lasciare la propria traccia sarà per lui fonte di grande interesse e stupore.
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Maggiore autonomia e riconoscimento dell’individualità: sia nelle autonomie, come ad esempio il momento della pappa, che nel gioco, facendogli sperimentare la possibile distanza dalla figura di riferimento ma allo stesso tempo restando sempre disponibili al bisogno.
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Utilizzate un linguaggio semplice e leggete insieme libricini e filastrocche, associando mimica gestuale/facciale ampia: in questo modo stimolerete l’attenzione del vostro bambino e gli fornirete un corretto modello linguistico su cui porre le basi.
Approfondisci nel Blog: “9-12 mesi di vita del bambino, a cosa prestare attenzione“
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